Il profeta dice che il Padre ha punito Gerusalemme per i peccati dei suoi abitanti e la salva grazie ai figli dei giusti.
Nella Chiesa la salvezza avviene grazie alla presenza dei giusti.
Non
per la mia presenza né per la presenza di coloro che mi stanno
leggendo: chi di noi, nonostante le nebbie suscitate dal nostro
orgoglio sempre pronto a lodarci, chi di noi si può dichiarare giusto?
Forse
per la presenza dei santi nella Chiesa? Non è detto. C’è chi ha
lepidamente affermato che l’unica differenza tra i santi e i peccatori
è questa: sono tutti peccatori.
Sicuramente la Chiesa rinserra
un giusto DOC: il Figlio di Dio. Il giusto che attira la benedizione di
Dio nella Chiesa è Gesù, l’innocente. E con lui sono benedetti tutti
coloro che si immergono in lui con la fede, che si abbandona, e con
l’amore, che si concede.
Aderendo a Gesù, anche noi diventiamo i
giusti, che salvano la Chiesa, nuova Gerusalemme, e salviamo il mondo,
nel quale Gesù, anche attraverso la Chiesa, è seminato.
Solo chi
si sottrae a Gesù, perde la capacità di salvare il mondo. Perciò i
politici che con dottrine false, con le guerre, con l’orgoglio,
pretendono di salvare e guarire il mondo, sono destinati essi stessi al
fallimento, e il mondo, attraverso di loro, a peggiorare.
La
nostra fiducia è solo in Gesù. E in tanto nutriamo fiducia negli
uomini, in quanto scopriamo in essi molteplici riverberi di Gesù.
Ma soltanto Gesù, su questa terra, merita la nostra totale fiducia. E anche, per un dono a noi, la fiducia del Padre.
GCM 30.06.06