HOME

Home > Chiesa SACRAMENTI > Articoli 2020 > Il Suo atrio

Il Suo atrio

Nel recitare uno dei Salmi, che sono indicati come “apertura” alla recita del breviario, ci imbattiamo nella frase “Varcate i suoi atri con canti di lode”. Il riferimento al tempio di Gerusalemme è ovvio.
È ancora così?
Gesù alla Samaritana indica decisamente: “Né a Gerusalemme, né altrove si adora Dio, ma Egli deve essere adorato in Spirito e Verità”.
“Spirito e Verità” è una indicazione vaga, volatile, oppure indica un nuovo “luogo” di Dio?
Gesù assicura: “Il Padre è in me, e io sono nel Padre”. Che quella “verità” di cui sopra, corrisponda alla frase di Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita”?
Allora si fa luce: in Gesù si trova il luogo per adorare il Padre.
Gesù è il tempio di Dio, dove si entra perché la nostra preghiera raggiunga Dio Padre con sicurezza.
Entrare in Gesù è certamente entrare nella casa del Padre, dove si adora Dio in Spirito e Verità.
Forse è necessario fare un passo oltre.
Noi, in quanto chiesa, siamo “membra” di Gesù. Ossia realizziamo anche oggi la presenza e l’opera di Cristo.
Allora, entrare in noi è sempre entrare nel tempio di Dio. Paolo: “Voi siete il tempio di Dio”.
Ed ecco la semplicità e l’immediatezza della preghiera cristiana. Non occorre portare con noi lo scendiletto per prostrarci in preghiera. Non abbiamo bisogno di “abiti corali”, come si esigeva una volta. Ci basta il cuore.
26.05.20