Ricorsi della storia
Sembra che ci siano ripetizioni storiche, sebbene con attori diversi. Chi conosce la storia della chiesa vicentina, così ben tratteggiata dal prof. Mantese, ricorda i tempi della Rivoluzione francese e il seguito di Napoleone. Vicenza, come molte altre città italiane, sopportò dei notevoli cambiamenti. Il libero pensiero degli illuministi, che ha influenzato la Rivoluzione francese e le sue conseguenze nelle opere e nel pensiero (in quanto poteva esserci) di Napoleone, si impose anche a Vicenza e ai liberi pensatori di questa città. Tra le conseguenze: soppressione delle parrocchie, per accentrare tutto nella cattedrale, dove era attivo l’unico fonte battesimale. La soppressione di tutti gli ordini religiosi. S. Lorenzo subì danni enormi in strutture e in persone. I frati dovettero cedere tutto, fino a quell’810, quando la persecuzione fu palesemente grave. Ci volle mezzo secolo prima di riattivare il tempio, e oltre un secolo prima che i frati cacciati ritornassero. La lotta alla fede, si nutriva dei principi illuministi, delineati secondo il pensiero rivoluzionario. Il pensiero illuminista fu perpetuato, e oggi ancora vige, dalla mentalità massonica, esaltata a Vicenza anche in piazza del duomo. Mentalità oggi rafforzata, non solo per l’influsso nordamericano, ma per le infiltrazioni chiare anche nell’ambiente cattolico. Povero papa Francesco! S. Lorenzo è vittima di tale mentalità… sebbene con attori apparentemente diversi. 18.01.18
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