Dono del pensionamento
Il dono del pensionamento, non è solo perché la previdenza sociale aiuta, ma è la grazia di Dio, che ci sottrae all’occasione di esercitare un potere sugli altri. La pensione ci aiuta a vedere che siamo tutti fratelli, e talvolta poveri fratelli. Senza potere sul prossimo: l’alunno, l’ammalato, il minorenne, il soldato, il comune o lo stato. Quando non siamo come donna Prassede, ma ci mettiamo sereni a vivere la nostra fede e la nostra speranza e la nostra carità, nella semplicità dei giorni che si susseguono, e nell’occasione di compiere quel bene, che ci è possibile o imposto di compiere. La pace di un continuo riandare al Vangelo, o di lasciar scorrere la preghiera in noi. Gli obblighi imposti si restringono e gli spazi di libertà interiore si dilatano. Forse non tutti i pensionati si accorgono delle nuove possibilità, che la vita offre. Forse sono stati abituati troppo a essere rivolti alle cose, dimenticando il cuore e la mente. Però, se si fermano a riflettere, scopriranno dentro di sé, capacità di riflessione e di preghiera, che erano state lasciate dormienti. In questa soave scoperta dell’interiorità, soprattutto se illuminata dal Vangelo, vivono la gioia della terza età. Soprattutto sono scevri dalla tentazione di esercitare qualsiasi potere, e così vivere la volontà del Padre come in cielo, così in terra. 29.08.19
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