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Amore rivelatore


    All’amore è affidata la presenza di Dio nel mondo. Lo Spirito di Dio, tramite la lettera di Giovanni, mi assicura: “Dio nessuno l’ha mai visto, ma se vi amate tra di voi, Dio è presente”. Vedere Dio è l’amore tra di noi. Perché l’amore non è passione che tende a sottomettere l’altro, ma è desiderio attivo per promuovere la libertà dell’altro.

    Dove si ama l’altro, nella zona umana irrorata dalla libertà di Dio, allora Dio fa percepire la sua presenza.

    Affinché il nostro amarci sia un vero amore, e non un mero egoismo camuffato, è urgente intingere continuamente il nostro amore nell’amore di Dio, che è lo Spirito. O, meglio, accettare l’inondazione dell’amore di Dio, grazie allo Spirito. E la sicurezza che lo Spirito agisce in noi, deriva dal fatto che crediamo che Gesù è venuto da noi in carne viva e autentica, e che lui è il Figlio di Dio. Queste due condizioni sono chiaramente espresse nella lettera di Giovanni.

    Allora affinché la nostra debole capacità di amare diventi amore autentico è necessario lasciarci invadere e penetrare dallo Spirito di Dio. Tale invasione è stimolata dalla fede nella duplice realtà di Gesù. Sempre consci e convinti che anche il credere a Gesù, è contiuamente vissuto in noi dallo Spirito Santo.

    La presenza di Dio è sì il mio unirmi a Dio nell’amarlo (la grandezza del Padre nostro!) e accettare tutto il suo amore per me, ma è anche affidata all’amore reciproco. Amare, e non sopportare o criticare, le persone con le quali conviviamo, superando la tentazione, con l’aiuto del Padre, di guardare soltanto i loro difetti.

    10.01.14