Attraverso Gesù
Nessuno raggiunge il Padre, se non per mezzo di me: ci avverte Gesù. Ed è avvertenza di amore. Se desideriamo essere certi del nostro rapportarci a Dio, la certezza ci viene offerta da Gesù.
Tutta la preghiera di noi, chiesa, è come assicurata da quel: “Per Cristo nostro Signore”. Purtroppo i traduttori dal latino hanno tradotto a orecchio certe formule di preghiera. La traduzione a orecchio recita “Per Cristo nostro Signore” (dove il “per” italiano intende uno scopo). Poi invece esiste una traduzione seria, che è possibile anche a chi ha studiato un po’ di latino. Essa significa “per mezzo”, “attraverso”, “tramite”. Ed è la traduzione consona alla parola di Gesù: “Nessuno viene al Padre, se non per mezzo di me”.
L’accostarci a Gesù è accostarci a un uomo. Con le modalità del dialogo umano. Nulla di più spontaneo e di più facile. Deve essere dialogo, e non ripetizione di formule. Certe preghiere formulose, mi ricordano quel giovane spinto dai compagni a parlare anche lui con un superiore per riceverne un permesso. Povero ragazzo, timido e non laureato assieme con colleghi laureati! È riuscito a pronunciare le prime tre parole della formula assegnatagli dai colleghi. Poi il silenzio assoluto.
Gesù dice di parlare con lui, come lui vuole: semplicemente, come a un amico. Amico, attraverso il quale si raggiunge il Padre (perfino il Padre onnipotente e vendicativo, secondo certi insegnamenti).
Ogni volta che mi trovo con Gesù per stare un po’ assieme con il Padre, sento la gioia di essere di Cristo, Uomo-Dio.
Quella gioia che, ad esempio, gli islamici pirtroppo non possono provare.
24.04.20
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