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Luca 4

Noi possiamo anche solamente tenere in mano un libro che raccoglie la Sacra Scrittura.

Oltre a possedere il libro, noi ovviamente sappiamo che un libro è scritto per essere letto.

Tre modi di lettura sono possibili: la semplice lettura, lo studio, l’incontro.

1° La semplice lettura
Qualcuno legge la Bibbia  al  pari di qualunque altra lettura, come un romanzo giallo o l’articolo di una rivista. Ne fa risaltare gli episodi, entra nelle curiosità, come fosse un film. E’ la minima posizione di lettura, che accontenta al massimo la curiosità.

2° Lo studio
Come in ogni altro testo antico e molto diffuso, gli studiosi depistano in esso molti dati. La lingua, l’ambiente storico, le usanze, i significati culturali e religiosi, la verifica dei fatti raccontati, le implicazioni sociali e altro, sono messi in rilievo, studiati e criticati. Questa bellissima ricerca rientra in quella scienza che usa definirsi scienza esegetica. Da questi studi sgorgano anche molti aiuti per chi si propone di comprendere il significato intimo del testo. Eppure la Sacra Scrittura non è scritta per diventare oggetto meramente di studio.

3° L’incontro
La Bibbia è detta appunto Parola di Dio, ossia Dio che parla.
A chi? Agli uomini e alle donne. Perché? Perché Lui li ama e vuol condurli alla felicità.

Dio, attraverso la Sacra Scrittura, prende contatto con gli uomini. Li incontra. La Sacra Scrittura è uno degli espedienti escogitati da Dio, per rendersi presente nel mondo. Questo incontro è fruttuoso solamente per chi cerca Dio, è sicuro della sua presenza e del suo amore.
La lettura biblica (lectio divina) si colloca in questa terza lettura.

GCM 22.05.10  pubbl. 12.07.10