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Spartiacque

Il battesimo di Gesù è lo spartiacque tra la vita privata e quella pubblica dello stesso Gesù, tra l’Antico e il Nuovo Testamento, e tra il Gesù completo religioso e il Gesù della Rivelazione.

Gesù stesso afferma, secondo la testimonianza scritta di Matteo, che con il suo battesimo, si completa ogni giustizia. La giustizia, per gli Ebrei, coincideva con la religione. Giuseppe era “giusto”. Ossia religioso osservante e quindi era restato incerto se ripudiare o accogliere Maria incinta.  Simeone nel tempio, pio  religioso (un giusto), aveva atteso il Redentore.

Gesù completa (pleroo) la propria religione con il battesimo. La semplice religione, instaurata da Abramo e continuata dagli Israeliti, con Gesù è completata: fa parte del passato. Però: allora è rifiutata come sorpassata e inutile?

Gesù non la rifiuta: è venuto per completare, non per distruggere. E quale è il nuovo completamento della “vecchia” religione?

Essa è assunta nella rivelazione, che viene da Dio, e serve come modo di manifestare la rivelazione. Termina la funzione di mero servizio umano a Dio, e acquista la nuova funzione di servizio alla rivelazione, per “aiutare” lo Spirito di Dio ad essere recepito dall’uomo. Essa in tanto vale, in  quanto non è solamente offerta dell’uomo a Dio, ma tramite di Dio che si offre all’uomo.

Finisce uno statuto sacro e antico, per acquistare il nuovo statuto santo e recente.

Gesù si fa battezzare in quanto uomo pio, il Padre lo proclama proprio figlio divino. E’ il vino nuovo in otri nuovi.

GCM 13.01.13