HOME

Home > Gesu' UOMO > Articoli 2019 > Io sono 3

Io sono 3

Perché Gesù si dichiara in molti modi? Per evitare l’esclusiva. Non l’esclusiva dell’unico passaggio sicuro, che non può essere eluso, ma l’esclusiva dell’unico approccio.

Mentre le forme ascetiche di altre religioni propendono per un’unica modalità di entrata, a Gesù si può tranquillamente arrivare con il nostro bagaglio e con le nostre capacità naturali, senza costrizioni di nessun genere. Perciò Gesù si definisce in molte maniere, affinché con lui ciascuno si trovi a proprio agio.

“Io luce, sono venuto” (Gv 12, 46). Si arriva a lui anche cercando luce. Qualsiasi tipo di luce: intellettiva, affettiva, operativa, sociale. Spesso di fronte al percorso della vita ci troviamo smarriti. Che cosa dobbiamo fare, di chi fidarci? Gesù diventa il faro, per chi si rivolge a lui, perché si fida di lui.
Gesù si definisce “luce del mondo” (Gv 8, 12). Non si sottrae a nessuno. Anche a chi non è sveltito nell’uso dei sillogismi, Gesù arriva con le parabole.

La trasfigurazione sul Tabor: Gesù si presenta totalmente luce.

Allora ci riesce ancora più facile accettare il suo “Io sono maestro e Signore” (Gv 13, 13). Questa frase viene pronunciata da Gesù non da cattedre, dove è seduto, come quando proclama le Beatitudini, ma quando sta lavando e asciugando i piedi dei suoi. Un maestro e signore in grembiule, del quale si è cinto per essere equipaggiato come lavandaio. Gesù è un maestro artigianale, e ci incoraggia quando siamo chiamati a servire.

02.02.19