HOME

Home > Chiesa UMANA > Articoli 2010 > Conversione

Conversione

E’ tradizionale il detto: “Ecclesia semper reformanda”, la Chiesa deve essere riformata sempre. Ossia: la sua conversione non è mai completa.

Già S. Paolo richiamava all’ordine le prime deviazioni di idee e di comportamenti.

Lungo tutta la storia della Chiesa, i santi portarono conversione e riforma. Se leggiamo gli scritti degli antichi cristiani, il richiamo alla conversione è costante. I Concili ecumenici (il primo dei quali voluto dall’imperatore) sono richiamo alla conversione, principalmente delle idee.

Alcuni santi in particolare si prodigarono contro gli abusi, contro la simonia e il concubinato, contro le eresie e le oppressioni dei poveri. Conosciamo l’azione di S. Pier Damiani e di Francesco d’Assisi.

I riformatori di una Chiesa, che s’ammala continuamente, affrontavano le situazioni che, nel periodo in cui essi vivevano, erano le più evidenziate.

Al tempo delle eresie su Gesù, ecco i Concili ecumenici antichi.

Al tempo del concubinato, ecco la rivolta a favore della purezza del clero.

Al tempo della simonia, ecco Pier Damiani e Lutero.

Insomma in ogni età, tra i molti difetti interni a una Chiesa sempre emendabile, le circostanze ne fanno emergere uno, frequentemente preso di mira da persone o eventi esterni alla Chiesa (vedi, per esempio, rivoluzione francese).

Sotto questo aspetto e dentro questa dinamica, mi sembra si collochi il caso pedofilia, con l’aggravante che qui sono in  gioco anche i soldi. Soldi per lavare una pecca morale! E’ il rovescio della situazione delle indulgenze ai tempi di Lutero.

Tutto può servire per muovere la “sposa di Cristo” a convertirsi quotidianamente.

La sposa di Cristo siamo noi.

GCM 30.06.10,pubblicato 12.10.10