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Amore e onnipotenza

Dio grande e misericordioso: lo proclamano Ebrei, Islamici, Cristiani. Con quale prospettiva? Come interpretare la dinamica che unisce onnipotenza e misericordia? Onnipotenza che usa misericordia, proprio per esercitare l'onnipotenza non solo per vincere il nemico, ma per aver misericordia?

Anche i terroristi, che proclamano la grandezza di Dio per massacrare, sanno che Allah usa misericordia nel premiare gli assassini. Per noi, cristiani, che crediamo nell'onnipotenza e nell'Amore di Dio, l'esempio di Gesù è avvincente e modellante.

Gesù incontra un funerale, nei dintorni di Naim. Si commuove per la povera vedova e pone la sua onnipotenza a servizio del suo affetto, ed ecco il richiamo in vita per il figlio della povera donna. Egli si reca piangendo alla tomba di Lazzaro, ed ecco la rivivazione di Lazzaro.

Dalla commozione al segno. Sì, proprio è così: l'onnipotenza al servizio dell'amore. Per vivere l'amore in pienezza, Gesù richiama la potenza inserita in lui dallo Spirito Santo.

Ecco quindi il modo di agire di Dio in Gesù: onnipotenza al servizio dell'amore. Per troppi burocrati la potenza è a servizio del potere. L'amore non ha spazio.

Dio è Amore: ci avverte S. Giovanni. Il Padre vi ama. Perfino nell'elaborazione del Credo cristiano, noi affermiamo che il Padre è onnipotente. Prima Padre, e in quanto Padre (generatore di amore) Dio è onnipotente.

Perciò è fare affidamento sempre sull'amore del Padre e di Gesù, pieni di reciproco amore nello Spirito Santo, quando invochiamo Dio, magari per sollecitare la sua commozione, e con la commozione amorevole, trovare la presenza dell'onnipotenza.

06.06.17