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Il Padre è con me

Vivere nel mondo, per chi crede in Gesù, è vivere nella Trinità. Ricordo con gioia il mio incontro con Mons. Radossi, quando studiavo a Roma. Egli in una semplice conversazione, affermò: “Tutto il mondo è casa di Dio!”. Siamo nella casa di Dio, ancora fermi nell’atrio, ma già respiranti l’atmosfera della Trinità. Trinità gioia oggi, tripudio infinito domani.

Camminiamo nella Trinità presente, preghiamo nella Trinità, soffriamo nella Trinità, come anche Gesù sulla croce.

Quando ci ricordiamo di vivere nella Trinità, nella “famiglia” (domestici dei) del Padre, il nostro passo si fa leggero, la nostra preghiera è confidenziale, è il tu per tu con il Padre presente.

Tutto diventa preghiera, eccetto evidentemente il peccato, ma non il rincrescimento e il pentimento. Tutto è preghiera, giacché il pregare è unione con Dio. Infatti il nostro Padre è sempre in unione con la sua creatura. Il pregare, fondamentalmente è accorgerci di questa perenne dolce presenza del Padre, al quale Padre rivolgiamo il nostro semplice parlare.

L’unione con il Padre e del Padre con noi è continua. “Voi mi abbandonerete questa notte e mi lascerete solo; ma non sono solo, perché il Padre è con me”. E noi siamo i continuatori di Gesù, anche quando siamo tentati di pessimismo. Il pessimismo è una tentazione per farci dimenticare del Padre. Ma “il Padre è sempre con me!”.

18.08.18