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Monoteisti chiari e sinceri

Il monoteismo è ambiguo nel designare l’immagine dell’unico Dio. È ambiguo perché è contradditorio. Eppure esiste un’armonia di fondo nei monoteisti.

È autentico il bisogno umano di un Dio, come chiaro riferimento. È autentica e anche condivisa la religiosità, inserita nell’uomo dal creatore. Sono affini molto alcune manifestazioni mistiche, vissute nei singoli contesti religiosi, di preghiera e di contemplazione. La verità unica dei monoteisti non sta nei credi o nelle credenze, come si esprimono nei vari contesti, dentro i quali l’unica verità è nel Cristo, messaggero autentico e autentificato da Dio, tramite la vita e la risurrezione di Gesù.

Perciò la nostra “voglia” ecumenica si rivolge direttamente alle persone, accettandole cordialmente anche per le loro incompletezze, e proprio per le loro incompletezze, perché ricordiamo il nostro Gesù, che è venuto a cercare proprio ciò che era perduto (ricordo adesso un quadro di Manessier!), e per metterselo sulle spalle per condurlo al sicuro.

L’ecumenismo non è l’abbraccio chiudendo gli occhi, ma il cordiale incontro al figlio di Dio, che ancora non vede. Se siamo di Gesù, apparteniamo a colui che sa rendere la vista ai ciechi. Gesù quando guariva i ciechi non si ergeva superiore davanti a un povero disgraziato, ma anche allora viveva per servire, non per essere servito.

Monoteisti con tutte le profonde differenze, ma sempre con l’amore che salva, perché sempre corredato di rispetto.

30.07.18