Chiesa, rinnovati!
Sto leggendo un libro, in cui l’autore, sulla base di risultati sociologici, intende indicare ai cristiani di “aggiornarsi” accettando, forse in modo acritico, dentro di sé quanto i rilievi sociologici stanno rilevando.
Penso, comunque, che la sociologia non è una scienza esatta, con risultati assoluti. Ma questo è uno dei tanti squarci sulla precarietà perfino delle scienze positive ed “esatte”.
Per me, innamorato di Gesù e del Vangelo, è importante guardare Gesù. Se Gesù si fosse “aggiornato” con le scoperte dei Romani (gli ultimi padroni, che imponevano ai popoli assoggettati le loro leggi anche religiose) e dei farisei e scribi che interpretavano la Scrittura con riflessioni precise e “aggiornate”, Gesù avrebbe seguito la situazione sociologica del momento, sarebbe diventato re (vedi il Vangelo di Giovanni) e avrebbe avuto seguito e gloria umana. Invece nulla di tutto questo, ma i chiodi della croce, perché malfattore, innovatore e ribelle.
La Chiesa si deve rinnovare (come ha fatto bellamente con il Concilio Vaticano Secondo) guardando il Gesù del Vangelo e aggiornandosi secondo le nuove scoperte (o i perenni principi) del Vangelo.
Che la Chiesa deve continuamente pentirsi e rinnovarsi, è ovvio. Ma sarebbe ridicolo che si rinnovasse, secondo le scoperte di un cattedratico di sociologia, o meglio di un tipo di sociologia.
La chiesa possiede, grazie a Dio; una forza interna di rinnovamento. Essa è lo Spirito eterno di Dio. La forza di ogni rinnovamento dei credenti, è lo Spirito Santo.
04.11.15
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