HOME

Home > META > Articoli 2020 > Bando alla tristezza

Bando alla tristezza

Il Padre ama e guarda con amorevolezza gli sconfitti, ogni nostra piccola o grossa sconfitta, perché in esse c’è sempre un riverbero della più grande sconfitta della storia: il Calvario.

La nostra pace non sgorga dalla paura, ma dalla sicurezza che Gesù è risorto, e che il Lui vige la sicurezza della nostra risurrezione.

Talvolta si occupa un’intera mattinata per correggere un malfunzionamento di un apparecchio, senza riuscirci. È mattinata persa, o, se inserita nella passione di Gesù, è un avanzamento nel "Regno dei Cieli"?

Nulla del nostro vivere è trascurato dall’amorevolezza di nostro Padre.

Quando passiamo ore per aggiustare qualche errore: è tempo perso? Guardando l’orologio, sì, è tempo perso. Ricordandoci che il vivere, nei suoi alti e nei suoi bassi, è gloria di Dio, allora il cuore si rinfranca, e sente la necessità di lodare il Padre "per il tempo perduto".

Il nostro vivere è gloria di Dio, non soltanto negli apici di chissà quali risultati, ma anche nell’avvallamento di chissà quali sconfitte.

La nostra vita non vale per quello di positivo compiuto da noi, ma vale per la gloria di Dio, che trova splendore anche nel crocifisso.

Per i figli di Dio, non esistono scarti di vita.

17.09.20