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Scienza, ideologia, fede

Chi ha la fede in Gesù, vive al sommo del modo “naturale”. Se la fede è scambiata per ideologia, e l’ideologia è fissista, allora si scivola nel fondamentalismo, nemico di ogni libertà di pensiero e di emozioni.

Troppi ricercatori scientifici, soprattutto se interessati alla scoperta del cervello, scambiano la rivelazione per una ideologia.

È pacifico che ogni religione sostiene una ideologia ed è sostenuta da ideologie. Altrimenti non si spiegherebbe la varietà delle religioni, una per ciascuna cultura. Però l’inventore della religione è figlio del suo tempo e dello spazio culturale in cui vive, perfino quando “riforma” la religione, e anche purtroppo quando impone con violenza la propria ideologia religiosa.

La fede, anche quando si serve di una religione o di una cultura, non è sottoposta a quella cultura. Difatti “crollano regni e imperi”, ma la fede resta se stessa, sebbene possa servirsi di abiti diversi, grazie all’inculturazione. Cambia abito, non cambia cuore.

La fede infatti ha il cuore di Dio, che la sostiene.

L’errore che io noto nei ricercatori di scienze bioneurologiche, è che non sanno distinguere religione da fede, o fede da religione. Essi sono precisi nelle distinzioni scientifiche, e spesso (non tutti) grossolani quando entrano nel settore religioso e, soprattutto, in quello della fede. Pignoli in scienza, grossolani in fede. Forse non vivono la fede, ma tutt’al più conoscono la religione.

Ed è un vero peccato. La fede infatti è scoperta dalla scienza, man mano che la scienza s’avvicina al mistero della creazione e, in parte, lo svela.

30.03.14