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L’unità scientifica della persona

Corpo, anima, spirito. È una divisione (e quindi separazione) dovuta non a risultati osservabili, ma a concetti utili alla speculazione, filosofica o religiosa.

Lo stesso concetto di spiritualità (termine anche usato dalla SPERI) non significa una separazione, ma solamente uno schema mentale.
Infatti per noi, la spiritualità è soltanto una riflessione, che tenta di indicare la forza dello Spirito Santo, prestato all’uomo, per una vita totale. Addirittura
Paolo, quando utilizza i termini Spirito e carne, include nella carne tutto l’essere umano.

La carne (sarks per il greco, gufa per l’aramaico, lingua parlata da Gesù) è l’indicazione dell’uomo nei suoi limiti, limiti nel tempo e nello spazio, ben indicati da quello che noi diciamo il nostro corpo.

Essere vivente è indicato l’essere di creta (come vaso), che riceve il soffio di Dio, ossia lo spirito vivo di Dio, che produce la vita nella creta, rendendola essenzialmente altra dalla natura primordiale. Comunque la creta non è annullata, ma assunta nella vita.

Anima e corpo è una semplice endiadi per indicare un’unità inscindibile. La quale unità non è “solo” corpo, ma corpo vivo. Le meravigliose scoperte del cervello non esauriscono la conoscenza di tutto l’uomo, non possono spiegare la genesi delle idee, ma indicano gli strumenti che le idee attivano, e anche gli strumenti che possono condizionare le idee, ma non crearle.

Le idee, la spiritualità, la vita eterna sono “facoltà” umane, che non esulano dall’unità della persona, ma ne caratterizzano la sua esistenza nel mondo.

29.03.14