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Volontà di Dio, sostenuta


    Gesù, come leggiamo nel Vangelo, impartisce indicazioni di vita eterna. Non sono comandi da eseguire sotto pena di un castigo. Sono indicazioni per il nostro bene. Se ci interessa di star male, siamo purtroppo liberi di trascurare le indicazioni di Gesù. Lui ci vuol bene, e quando decidiamo di seguirlo, ci accetta subito, senza alcuna remora.

    Le indicazioni di Gesù non sono leggi, date da un despota, che ordina e minaccia. Invece sono indicazioni, corredate da tutti gli aiuti che ci occorrono per seguirle. Tali aiuti una volta erano detti “grazia”. Oggi sappiamo che è la presenza continua, amorevole e soccorrevole dello Spirito Santo.

    Forse perché Gesù è buono, è trascurato oppure è torturato. Perché i cristiani si sentono attratti dalla mansuetudine di Cristo e in essa si trovano a loro agio, sono facilmente perseguitati. Preda dei violenti, i quali cercano di dimenticare che la violenza cade sul violento stesso. Lui crede di dominare il mondo, e poi… morirà come un mulo o come un asino: così prevede il salmo.

    Il cristiano, martire oppure no, muore nella speranza. Il persecutore semplicemente muore. Spesso nella rabbia, disperato. Rammento il gesto tragicomico di quel cantante che gridava: “Morte, io ti odio!”.  E intanto non si sottrasse al nemico odiato. S. Francesco non ebbe nemica la “sorella morte”!

    Chi produce morte, resta con in mano un nulla, neppure una persona da poter perseguitare. La morte è semplicemente morte anche per chi la genera, perfino con l’eutanasia. Non è vittoria, ma sconfitta.

    Il cristiano ama la vita, perché è la volontà di Dio. E Dio è sempre presente per assistere colui che “fa la sua volontà” e lo abbraccia quando è il momento di lasciare la vita presente per vivere la vita nelle braccia del Padre.

    28.02.15