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Altro e oltre

Si sa che la creatività nasce da un pensiero divergente. È una tendenza a non accontentarsi di ciò che appare ovvio e scontato.

Il cambiare, però, non segue una sola direzione. Si può cambiare orizzontalmente, passando ad altro, e si può cambiare verticalmente, andando oltre. Sì: o altro, oppure oltre.

Cambiare in altro è semplicemente passare da una stanza all’altra nello stesso corridoio. Cambiare oltre è salire al piano superiore.

Altro, sullo stesso piano, è cambiare la pietanza o il ristorante, una lingua parlata con altra lingua parlata, una filosofia (per es., marxismo) con un’altra (per es., libero mercato), una religione con un’altra (cristianesimo con islam).

Oltre, si avvera soprattutto nel campo della filosofia e della “religione”. La filosofia che sale dal materialismo allo spiritualismo. La religione che sale dall’ideologia (frutto di uomini) alla rivelazione (opera di Dio), ossia dal recinto del sacro, all’apertura infinita del santo.

Nel Vangelo di Marco, quando Gesù stava iniziando il suo apostolato, dopo l’imprigionamento del Battista, troviamo questo programma di Gesù: “Il tempo si è concluso e il regno di Dio si è accostato”. Il tempo ha un termine, è al livello delle cose che si estinguono nel compiersi. Il regno di Dio è inserito nell’eterno, che non si estingue. Il regno di Dio è oltre il tempo, lo completa e lo supera. È “oltre”.

Le vere novità sono quelle che vanno oltre. E che cosa è più oltre della persona di Gesù, vissuta nel tempo ed entrata nell’eternità?

13.01.14