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Scelta di Dio

Il profondo esistenziale è stabilito per sempre? Ciò che è stato impresso nei geni delle cellule, nel periodo prenatale e in quello infantile, è fissato per sempre? E l’influsso dell’energia esistenziale sulle idee e sulle emozioni, è destinato a non variare?

Gli studi più recenti sul capitolo interessante sul genoma, pongono l’idea che i geni non variano, mentre varia l’uso che si fa del gene stesso. In altre parole, la libertà umana può sempre interferire sui geni e usarli in modi diversi.

Perciò l’energia esistenziale non è soggetta a un destino irrevocabile. E perciò la scelta di un indirizzo esistenziale fa variare anche l’uso dei geni, e con essi la stessa esistenza. Ecco allora l’importanza e la necessità, avvertita o meno, di un indirizzo “filosofico” della nostra esistenza.

Qui, per noi, cristiani e non cristiani, si apre il capitolo della posizione definitiva del vivere e dell’operare in conseguenza. E da questa scelta anche la scelta della diversità delle correnti psicologiche e psicoterapiche.

Il cristiano, con il dono di Dio che è destinato a tutti, sceglie l’esistenza con Cristo e per Cristo. In essa il superamento dell’angoscia esistenziale. Il cristiano semplicemente afferma che l’esistenza umana è un “prodotto” divino. E perciò chi produce l’esistenza indica la “ricetta” adeguata a vivere e a pensare e a percepire correttamente il modo di condurre l’esistenza stessa.

Quindi ciò che all’inizio può presentarsi come “angoscia esistenziale” diventa “gioia di vivere indirizzata verso l’eterno”.

06.05.14