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Origine di Gesù 3 (Gli antecedenti parentali)

Luca ci tiene a indicare il casato nobile di Giuseppe, cioè la stirpe davidica. Anche Matteo ci tiene a indicare Giuseppe, come stirpe regale.

Sia Luca che Matteo, nel recensire la genealogia, risalente a Davide, sono chiari in quel “figlio di David”. Anche l'angelo Gabriele a Maria, e l'angelo del Signore a Giuseppe, ribadiscono la discendenza da David. In Luca si parla non solo di David, ma anche del suo regno.

La designazione di Gesù in quanto figlio di David, ritorna spesso nei Vangeli, fino all'inno rivolto a Dio (= osanna) all'entrata di Gesù a Gerusalemme: “Osanna al Figlio di David!”.

Osanna è invocazione a Dio. Difatti scribi e sacerdoti si adontano nell'udire i fanciulli osannare a Gesù (cfr. Mt 21, 16). Gesù, per tutta risposta, dice che dai fanciulli è procurata la vera lode.

Oltre al nobile casato, riferentesi al passato, con radice a David, i due evangelisti notano anche il futuro: “Tu lo chiamerai Gesù” - dice l'angelo del Signore a Giuseppe. Così Gabriele a Maria (Lc 1, 31): “Lo chiamerai Gesù”.

Tuttavia questo Gesù, che viene costituito tale, ossia Gesù, dalla comune indicazione e costituzione (chiamare, ossia costituire, secondo la pregnanza semitica del “chiamare”), riveste doppio significato nell'essere costituito “Gesù”.

In Mt nel “nome” di Gesù, si indica una “funzione salvifica” (come Giosuè, che richiama il popolo ebraico alla fede autentica in Dio). In Lc, Maria deve chiamarlo Gesù, perché: Questo [non egli] sarà grande e “chiamato” figlio dell'Altissimo. Lo stesso nome per il maschio Giuseppe è “una funzione”, per la femmina Maria è un onore e un vanto

25.12.16