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G20  Big bang della gioia

Questa riflessione sulla gioia termina un piccolo ciclo di riflessioni. Come ciclo credo sia naturale terminare proprio come si è iniziato..

L’inizio del cristianesimo parte da quella specie di big bang che è la Risurrezione. Addirittura qualche scienziato, osservando l’immagine dell’uomo della sindone, ipotizza che tale immagine si è impressa a causa di una folgorazione di energia. Noi sappiamo che l’iniziale esplosione del cristianesimo è la Risurrezione di Gesù.

Leggendo i Vangeli, e gli scritti cristiani successivi, ci si presenta chiaro che la gioia è indicata a profluvio dopo la Risurrezione. Cristo Risorto ha effuso lo Spirito, perché comunicasse ai credenti tutti la propria esperienza di “gloria”. Molta gioia, particolarmente dopo la Risurrezione. Ovviamente, perché solo allora era compiuta la sua missione.

Perciò ammirando Gesù Risorto, e lasciandoci penetrare da lui, noi ci troviamo nella fucina dell’Eterno, che crea e ricrea tutta la realtà.

Quando noi vogliamo rassodare la fede in Gesù, ricordiamo e viviamo la sua Risurrezione. E anche quando si indebolisce il nostro fervore di fede, il ricorso alla Risurrezione lo ravviva.

I fondatori delle molte religioni esistenti nel mondo, non hanno potuto sigillare la verità della loro religione, attraverso un evento risolutivo, quale è la risurrezione da morte in una nuova dimensione eterna.

La Risurrezione di Gesù ci rassicura così profondamente, che sulle cose essenziali della vita (origine e destino) nel nostro cuore non si presenta alcun dubbio. E questa sicurezza illumina di “splendore eterno” il nostro cammino.

La pietà popolare dice che Maria è “causa della nostra gioia”. Ma questo è solo un riflesso di Gesù, nostra gioia.

08.05.14