Semplificazione
Da qualche anno a questa parte, hanno inventato il ministero della semplificazione. Il Consiglio dei ministri, quindi, si è semplificato creando un ministero in più.
Poi la semplificazione ci ha imposto la PEC (posta elettronica certificata), che ha imposto una osservanza in più. Poi nuove leggi sul commercio, sulle professioni, con obblighi nuovi, sui contributi fiscali aumentati, ecc. ecc.
Vedremo semplificazioni successive, che serviranno a favorire i ricchi, come il condono fiscale per i capitali che rientrano dall’estero.
Non c’è da meravigliarci. Anche gli Ebrei avevano una quantità di obblighi che li opprimevano. Secondo i sacerdoti e gli scribi, tutta la congerie di precetti si riallacciava alla Legge di Mosè. Le leggi, anche quelle della semplificazione, producono complicazioni. E uno stato, che si basa sul diritto, creato dagli uomini, è sempre fonte di complicazioni.
Anche la Chiesa, con le sue leggi, rende la vita difficile a coloro che vogliono osservare le leggi. Le leggi irretiscono, perché appunto legano, altrimenti non sarebbero legami, cioè leggi.
Arriva un uomo - che non è Grillo - che si pone come semplificatore: venite da me e entrate tra i miei scolari. Il mio insegnamento è leggero, il complesso dei miei obblighi è soave. E come legge fondamentale ne propone una sola: amare. L’amore non è in vista del timore, scrive Giovanni, rifacendosi al modo di vivere e di essere di Gesù.
Gesù è la nostra vera semplificazione. E’ il riassunto aperto di ogni azione e di ogni desiderio.
GCM 30.01.13
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