Peccatori e gloria
Siamo in Gesù, nel Diletto, e in Gesù viviamo la gloria e la lode del Padre. Tutto avviene per il Figlio Diletto (l’amato: agapemenos). La “partita” con il Padre, è giocata nell’amore. Siamo lode e gloria del genitore, in quanto la sua volontà è in noi. Perché abbiamo accettato, in Gesù, l’amore immenso di Dio, in noi si attua la lode e la gloria di Dio.
Essere aperti all’amore di Dio, è essere disposti a viverci, in Gesù, lode e gloria di Dio. Per poveracci, miserandi, come spesso dobbiamo affermare di noi, che cos’è questa gloria?
Paolo ce lo spiega nel versetto 7 della lettera agli Efesini. Noi infatti siamo lode di Dio Immenso, perché, “in lui, mediante il suo sangue, otteniamo il riscatto, la remissione delle trasgressioni [peccati], secondo la ricchezza della sua grazia, che sovrabbondò verso di noi con ogni sapienza e intelligenza”.
Siamo, in Gesù, lode e gloria splendenti, perché Gesù ci ha purificati, e continua a mantenerci puri, se vige sempre la nostra fede in lui.
Sotto un certo aspetto, lo diciamo forse da analfabeti, siamo luce e gloria in Gesù, siamo in quella vita eterna, che esige in noi la luce del mondo, e la risurrezione della carne, quella carne che già oggi è lode e gloria, e che perciò non può essere distrutta (la corruzione del sepolcro e l’incenerimento dei resti) senza ledere la gloria di Dio in noi.
La risurrezione e l’ascensione di Gesù e l’assunzione di Maria, sono la conseguenza di quel “l’ho glorificato e lo glorificherò”. Essere già glorificati e attendere la gloria totale… voi che siete di Cristo.
19.08.15
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