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Fede 1

La fede è il perno del cristiano: fede in Dio, fede in Gesù.

Fede, attraverso il latino fides, si allaccia al greco biblico: pisteuō. La fede è basilarmente “fidarsi”, “restare fedele”, “essere degno di fiducia”.

In questo vocabolo si riversano tre contenuti: l’ebraico aman, il greco pisteno, il latino fides (da bheidh, radice sanscrita). Tutte e tre le tradizioni mantengono il sottofondo della fiducia. D’altronde in tutte le culture la vita sociale richiede fiducia sia reciproca tra gli individui, sia nei riguardi delle istituzioni, per attuare la coesione sociale.

La fede riguarda un doppio aspetto, proprio per natura sua: l’aspetto di chi si fida, e l’aspetto della persona, cui si rivolge la fiducia.

La persona, alla quale si indirizza la fiducia, è l’aspetto importante: essa è veramente degna di fiducia? Oppure è un’abbindolatore? Una persona dalla vita scorretta o ambigua? E’ persona a sua volta capace di fidarsi, perché ha il cuore puro?

Ora, una persona che sollecita e chiede la nostra fiducia è Dio, che domanda la fiducia in Gesù: “E’ mio figlio, ascoltatelo”.

Dio è degno di fiducia? Dio ha ingannato mai qualcuno? Gesù, quando ha promesso cose grandi, come la propria risurrezione, è venuto meno alla sua promessa?

In tutti gli scritti dell’Antico Testamento, Dio è sempre ricordato come il fedele al patto sancito con Israele.

Gesù, per il cristiano, è la stessa fede, ed è la conferma dell’avverarsi, in sé, delle promesse di Dio. Gesù è la fiducia di Dio, fattasi uomo. Di lui ci si fida, sia per la sua personale lealtà, sia perché lui è la stessa promessa di Dio, realizzata.

GCM 08.02.13