HOME

Home > ITINERARIO e PSICOLOGIA > Articoli 2014-02 > Oh! Se liberi…

Oh! Se liberi…

Stamani, nelle meditazioni durante la recita delle ore, S. Paolo esortava a non intestardirci a essere ligi a certe pratiche. E, quindi, enumera alcune di esse.(Col 2, 16 ss).

Cibo bevande, feste, noviluni, sabati. Comunque si intendano queste citazioni di Paolo, evidentemente contraddicendo i suggerimenti dei giudaizzanti ligi alle tradizioni pie dell’ebraismo, resta chiara l’idea di non perdersi in pratiche “ombra” mentre la realtà è Gesù.

Paolo poi avverte di non umiliarsi nell’adorare gli angeli, o a correre dietro le visioni, e gonfiarsi di orgoglio stupido nutrito da una psicologia di deboli.

Ed egli fa distinzione tra indicazioni umane (anche di colore religioso), trascurando l’unica cosa essenziale, e l’essenziale Gesù.

Sto osservando coloro che preferiscono fiori e piante, paramenti e incensi, alla semplice sublime realtà di un cuore che, fuori dei lustrini (liturgici, s’intende!), riesce a commuoversi per Gesù.

Al Dio libero, anche libero dalla necessità di ricevere ossequio da noi, si va con libertà.

Al Dio libero, il quale per liberarci dalle nostre pastoie (anche cultuali), ha mandato il Figlio per liberarci dalle catene, si arriva liberi, rivestiti della libertà di Gesù.

Museruole spirituali molti cercano di imporcele. Museruole nelle parole, ridotte a formule condizionate e condizionatrici, sono certi riti (non pochi) e certi obblighi, che nulla hanno a che fare con il Dio che ama.

Forse non siamo acconci a percepire l’amore di Dio, perché proprio non sappiamo semplicemente amare. Siamo portati a sfruttarci reciprocamente, come se fossimo cose, ma amarci veramente tra noi non ce la facciamo.

GCM 02.01.14