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Il tempo

Il tempo per qualche cultura è un mostro che ingoia tutto per distruggerlo.
La storia lo ricupera anche come maestro di vita.
La psicologia lo legge nella dinamica del presente.
Alcuni non osano definirlo, perché sfugge ogni momento a qualsiasi definizione.
La Rivelazione ci presenta Dio e Gesù, come signori degli anni, del tempo, dei secoli. Richiamiamo i riti del Sabato Santo. La Rivelazione cristiana ci assicura che il tempo non si scioglie con il passare delle ore, ma esso è “archiviato” presso Dio, e là lo ritroveremo dopo la morte e la risurrezione.

Nulla della nostra povera vita è insignificante, perché il Padre ci segue ogni momento. Ogni nostra azione per lui è significativa. Anche quando noi non siamo coscienti, la nostra vita ha un significato per Dio, in Dio, significato che non si estingue.
Il nostro tempo, come vuole il filosofo, è lo stesso nostro essere (Sein und Zeit). Eppure, nel cuore di Dio, il nostro tempo ha un valore che non è limitato “nel tempo”.
È consolante che nulla di noi è insignificante per Dio. Gesù stesso, nella parabola del giudizio finale, richiama il tempo a testimonianza del bene attuato e del male commesso.

L’Apostolo ci invita a “redimere il tempo”, perché incombono giorni cattivi.
È bello essere convinti che nulla di quanto compiamo nel tempo è privo di riconoscenza a Dio. Sia che mangiate sia che beviate, fatelo nel nome del Signore.

28.07.19