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Luce di pentimento 

Mi è passata sotto gli occhi la vicenda del rap Guillermo Esteban. Mi ha recato un grande gaudio. Il giovane è stato un accanito negatore di Dio e poi, illuminato dal Dio “nemico”, aiutato dalla madre, trasforma la sua vita e diventa un “evangelista rap” pieno di riconoscenza e di amore di Dio. Le vicende cristiane simili, le ho incontrate. Durante la mia giovinezza correva la vicenda di Papini. Insomma da nemici a accaniti propagandisti.

Certo che la lunga teoria da oppositori a fervorosi difensori e propagandisti, ha un emblema in Paolo di Tarso, capofila di queste felici voltagabbana.

Forse nella vita di ciascuno di noi troviamo un periodo di incredulità o di negazione aperta, che a poco a poco si trasforma e passa dalle tenebre alla luce. Sicuramente la nostra personalità non è tanto irruente da essere accaniti combattenti, almeno contro i mulini a vento! Però il dono della conversione Gesù ce l’ha regalato. Piccole o grandi conversioni, che ci fanno gioire di essere peccatori pentiti.

È un dono dello Spirito (Spirito di amore!) la gioia del pentimento, che non la sicurezza della vita certa nel crederci giusti, secondo la tradizione farisaica, che, pur di darci l’illusione di essere persone a posto, illude di avere una lucentezza spirituale, frutto della nostra onorabilità, e non dono dello Spirito.

All’inizio di ogni messa siamo invitati a chiedere la gioia del perdono.

30.11.19